• Pubblicata il 01/12/2015
• Autore: Goloso89
• Categoria: Racconti erotici gay

Alle poste ne conosco un altro - Monza Brianza Trasgressiva

E’ da un po’ che non vi racconto le mie storie, col Gigante e senza, ma questa cosa imprevista mi è piaciuta molto. E’ successo qualche giorno fa.
Spesso vado alle poste il primo pomeriggio, c’è meno gente e posso sbrigare le cose della ditta più in fretta. Questo era un altro ufficio, un po’ più lontano da quello solito, ma immaginavo di trovare ancora meno persone.
Stavo aspettando il mio turno.
Ad un certo punto ho avvertito una sensazione, come se qualcuno mi stesse guardando.
Mi volto di istinto e vedo che nella fila di sedie dietro a me è seduto un tizio sulla cinquantina, normale, ne bello ne brutto, vestito alla moda. Appena mi giro mi sorride. Automaticamente lo faccio anch’io.
Questo, che ha il doppio dei miei anni, deve essere un tipo sveglio, ha capito subito che sono un culattone succhiacazzi, magari gli piacciono quelli come me, anche se ha la fede al dito.
Mi sbrigo abbastanza velocemente e mentre esco lo osservo con la coda dell’occhio, mi guarda ancora ed io, istintivamente, sculetto un po’.
Fuori decido di aspettare un momento, per vedere cosa succede. Accidenti ancora una volta faccio comandare il culo spanato. Pensare che prima ero timido.
Quando esce e mi trova lì sembra sorpreso ma lusingato, mentre mi passa vicino mi dice di seguirlo, che ci fermiamo al primo incrocio sulla statale. Un tipo deciso.
All’incrocio parcheggiamo ed io salgo sulla sua macchina.
Ci presentiamo, nel frattempo lui mi domanda cosa mi piace fare, io gli dico “tutto”.
Mentre andiamo mi dice che dobbiamo stare attenti a non sporcare la macchina, perché la usa anche la moglie, io gli dico che “pulisco via tutto”.
Mi prude già il culo. Guida per qualche minuto poi si infila in una stradina. Pensa il caso, è quella dove sono stato le prime volte con il Gigante.
Non perde tempo, butta giù i sedili e mi appoggia la mano sul cazzo, io faccio lo stesso con lui. Ce l’ha già duro. Ci caliamo i pantaloni. Io mi abbasso subito e glielo prendo in bocca. E’ bello grosso e saporito. Lo succhio con gusto, bene come so fare io, lui sembra gradire particolarmente. Ma ora sono carico e lo voglio nel culo.
Glielo dico, allora mi fa spostare e stende un asciugamano ed io poi mi metto con la testa appoggiata sul sedile disteso, il culo per aria, all’altezza giusta. Una sputazzata e me lo sbatte dentro. Ovviamente mi fa male, come ogni volta che mi inculano ma mi passa subito. Mi raschia per bene le interiora. Godo come un maiale con dei piccoli urletti femminili. Per fortuna ha messo l’asciugamano perché vengo e piano piano mi cola il cazzo. Quando vengo di culo non ho mai spruzzi potenti ma è una cosa lenta e più lunga di una goduta normale.
Lui invece è forte, uno stallone, ci mette un bel po’ a venire, mi apre e mi spacca il culo come una mela. Alla fine spruzza dentro un litro di sborra. Ne sento il gusto in bocca.
Si tira su e mi dice, con sguardo sveglio, che è tutto sporco e non sa come fare. Gli dico che ci penso io. Lo lecco e lo succhio dappertutto, lo faccio come uno specchio. Questa cosa mi piace tanto.
Mentre torniamo indietro mi dice se ci possiamo rivedere io gli dico di passare ogni tanto dal pub dove vado io. Però insiste per il numero di telefono ed alla fine glielo do. Dopo avermi detto che ho un bel culo mi domanda se mi piace vestirmi da donna gli rispondo che ogni tanto lo faccio, allora mi dice che gli piacerebbe che lo facessi anche con lui. Ci metteremo d'accordo.
Ecco un altro cazzo fisso da soddisfare. Mica male.

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